TEMPURA ALLA BIRRA – IBEER Bionda 1104

La tempura, simbolo indiscusso della cucina nipponica, deve le sue origini ai Gesuiti portoghesi che si stabilirono intorno al 1550 sulle coste del Sol Levante.
Infatti il termine tempura deriva dal latino “tempora” ossia “tempo-periodo”, e in particolar modo ci si riferisce al periodo di digiuno e preghiera in cui era necessario astenersi dal consumo di carne rossa; la famosa pastella veniva utilizzata dai missionari per friggere pesce e verdure.
Questa tecnica di cottura permette di ottenere una frittura caratterizzata da un involucro leggero e croccante, che avvolge pesce e verdure mantenendo le loro caratteristiche organolettiche.
Consigli per una tempura perfetta:
- La scelta del pesce: in genere si utilizzano soprattutto crostacei, gamberi, calamari, scampi e pesci di piccole dimensioni come alici, zanchette.
- Le verdure: carote, cipolle, fiori di zucca, patate, melanzane, fagiolini ecc, tutto rigorosamente tagliato sottile.
- La pastella deve avere queste caratteristiche:
- la farina con cui si realizza deve essere povera di glutine, infatti si realizza un mix con farina di frumento, farina di riso, fecola di patate o amido di mais;
- va preparata poco prima dell’uso, e assolutamente non lavorata a lungo, ma deve presentarsi grumosa e non omogenea;
- il liquido utilizzato (birra, acqua) deve essere molto freddo e ricco di anidride carbonica, spesso si utilizza ghiaccio a cubetti per mantenere la pastella ghiacciata
- Pesci e verdure vanno conservati al fresco in attesa di essere fritti;
- Olio da utilizzare: meglio scegliere un olio con un punto di fumo alto, quindi olio extra vergine di oliva, di arachide o di girasole alto oleico;
- La temperatura ideale per friggere è quella compresa tra i 170° e 175°;
- Friggere pochi pezzi alla volta per non abbassare troppo la temperatura dell’olio;
- Salare la frittura appena scolata per evitare di perdere la consistenza croccante.
In conclusione, cosa rende una tempura croccante e leggera?
Lo shock termico dovuto all’immersione di un alimento freddo in un liquido caldo;
la giusta temperatura dell’olio;
una pastella ricca di amidi e quasi priva di glutine;
la presenza di anidride carbonica che crea dei microalveoli nella pastella.


Per realizzare questa tempura abbiamo utilizzato la birra che oltre alla componente croccante apporta un leggero sentore amarognolo che si sposa con fritture di verdure saporite.
Dosi per 4 persone
Difficoltà : media
Tempo di esecuzione : 25 minuti
Cottura: 15 minuti
Ingredienti:
- 200 g di farina 00
- 100 g di fecola di patate
- 400 ml di birra Bionda IBEER Golden Ale 1104
- 1 tuorlo
- pizzico sale
- Verdure di stagione ( melanzane, zucchine, fiori, cipolla, carote,…)
- Pesce ( calamari, alici, zanchette, mazzancolle, ecc)
- fecola di patate
- Olio di arachide
Lavare le verdure e tagliarle a bastoncini nel caso di zucchine, carote, mentre le melanzane e cipolle verranno tagliate a fette, eliminare l’acqua asciugandole bene.
Eviscerare, lavare il pesce e tamponare per eliminare l’acqua in eccesso.
Infarinare sia le verdure che il pesce con la fecola.
Miscelare la farina con la fecola e il sale, unire il tuorlo e la birra fredda, mescolare per pochi istanti ottenendo un composto pieno di grumi.
Versare le verdure e il pesce nella pastella.
Riscaldare l’olio ad una temperatura di 175°, friggere e scolare su carta paglia, aggiustare di sale.
…..E per un abbinamento perfetto, la nostra IBEER 1104 Bionda , un gusto fruttato ed intenso che ben si bilancia con la sapidità e la fragranza della tempura. Lo stile Golden Ale, che prevede l’utilizzo di malti chiari e fragranti, si sposa perfettamente con tutti i piatti a cottura veloce, in particolar modo con il fritto.
E allora buon appetito! E cheers